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Santissimo nome di Gesù

La chiesa madre dei Gesuiti

La chiesa del Santissimo Nome di Gesù, che diede nome all’intera piazza, fu costruita tra il 1568 e 1584 dal Vignola su commissione del Cardinale Alessandro Farnese e divenne fondamentale per lo sviluppo dell’architettura religiosa post-tridentina. Il modello planimetrico adottato nel Gesù fu infatti il prototipo delle chiese della Controriforma, e lo stesso schema architettonico si ritrova in moltissime altre chiese dell’ordine gesuita e non, prima tra tutte la celebre chiesa di S. Ignazio ai bureaux.

Vignola fu il più importante architetto tardo cinquecentesco dell’Italia centrale, e uno dei principali architetti post michelangioleschi presenti a Roma. Quando ebbe l’incarico di innalzare un grande edificio per l’ordine gesuita, Vignola pensò abbandonandonare lo schema a pianta centrale, tanto amata da Michelangelo, e di utilizzare invece la pianta longitudinale, adeguandosi ai dettami del Concilio di Trento, che legava la pianta centrale alla cultura pagana e quella longitudinale alla croce su cui Cristo aveva offerto la sua vita per redimere l’umanità.

Lo spazio interno è fortemente definito dalle membrature architettoniche, la cornice che congiunge l’ordine unico di grandi lesene, in particolare, è molto sporgente e conduce lo sguardo del fedele verso l’altare maggiore, accompagnandolo con le bellissime statue di angeli, realizzate in stucco da Antonio Raggi, su disegno di Giovan Battista Gaulli.

La fama della chiesa del Gesù è legata soprattutto allo splendido affresco che decora la volta della navata, in cui il Gaulli rappresentò con abilissima mano il Trionfo del nome di Gesù, che divenne ben presto il principale modello di riferimento per le decorazioni barocche in ambito religioso. Osservando l’affresco, si ha l’impressione che la luce di Dio irrompa dall’alto della chiesa fino a colpire i fedeli riuniti in preghiera al suo interno.

L’eccezionale effetto illusionistico è sottolineato dalle figure di Santi, dipinti oltre la cornice dell’affresco, che sembrano proiettare le proprie ombre come se fossero reali, e ulteriormente amplificato dall’uso di colori caldi.

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Immagini Visita guidata

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