Michelangelo Merisi da Caravaggio

Quattro incontri dedicati al grande pittore lombardo cui Roma offrì l’occasione di esordire pubblicamente e che a Roma legò gran parte della sua esperienza umana e professionale.

È nella città papale che il giovane Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610) giunse nel 1592 per trattenersi fino al maggio del 1606 quando, a seguito dell’omicidio di Ranuccio Tomassoni, la fuga da Roma diede avvio a un’altra stagione con tappe a Napoli, Malta, Siracusa, Messina, Palermo.

Nel soggiorno romano, il linguaggio di Caravaggio maturò, in uno con la disponibilità a rispondere alle richieste crescenti di una diversificata committenza: dagli studi di “mezze figure” con brani di natura morta, alle grandi composizioni per le cappelle delle chiese cittadine, passando per le rappresentazioni di scene di vita contemporanea e le rivisitazioni di soggetti mitologici o di storia sacra di destinazione privata. Una produzione densa, non ignara dei modelli del passato, aggiornati però su inedite soluzioni impaginative, formali e cromatico luministiche, atte a comunicare messaggi altamente significanti e a consegnare una lezione cui gli artisti del tempo, e quelli delle successive generazioni, non avrebbero potuto esimersi di confrontarsi.

Nell’anno in cui Roma celebra il quarto centenario della morte del maestro con l’importante evento espositivo delle Scuderie del Quirinale, il seminario vuole offrirsi quale supporto alla visione della mostra con una rilettura dell’intera vicenda caravaggesca, dalla formazione in terra lombarda, all’ultima e più sofferta attività.

Particolare attenzione sarà tuttavia rivolta proprio agli anni romani e all’esame di quelle opere eseguite in città ma che oggi sono in parte da rintracciare in differenti collezioni straniere - dall’Amor vincitore (Berlino, Gemäldegalerie), alla Incredulità di San Tommaso (Potsdam, Bildergalerie von Sanssouci) o alla Morte della Vergine (Parigi, Musée du Louvre) – , non tutte esibite in mostra.

La lettura della vita e delle opere del maestro, con l’ausilio della proiezione di uno scelto repertorio di immagini, sarà condotta in parallelo a quella del contesto in cui i dipinti vennero concepiti, al fine di rilevare il senso dell’originalità delle posizioni assunte dal pittore nei riguardi della lezione artistica precedente e a lui coeva, e le ragioni di quelle alterne reazioni, tra plauso e dissenso, che la sua opera, come è noto, suscitò presso i contemporanei.