La basilica di San Pietro in Vaticano è la più grande di Roma e centro del cattolicesimo. Una storia plurisecolare di interventi che armoniosamente ha visto agire da protagonisti i più grandi architetti italiani e che custodisce opere d'arte di valore inestimabile. Questa storia comincia già ai tempi dell'imperatore romano Costantino, che tra il 326 ed il 333 d. c. commissiona i lavori per glorificare il luogo della sepoltura dell'apostolo Pietro.
Abbellita e restaurata tra Medioevo e Rinascimento, se ne decise la completa ricostruzione per il rischio di crolli dovuti al degrado del tempo. L'attuale fabbrica fu quindi iniziata il 18 aprile 1506 sotto papa Giulio II della Rovere si concluse soltanto nel 1626, durante il pontificato di papa Urbano VIII Barberini.
Tra i tesori che ne abbeliscono l'interno, la quattrocentesca porta del Filarete, la tomba di Innocenzo VIII del Pollaiolo, la Pietà scolpita dal giovane Michelangelo (tutti provenienti dalla precedente fabbrica), la scenografica macchina della Cattedra, il Baldacchino bronzeo, i sepolcri di Urbano VIII e Alessandro VII opere di Gian Lorenzo Bernini o il monumento funebre di Clemente XIII eseguito da Antonio Canova.