L’esposizione permette di rileggere diversi aspetti dell’attività dei protagonisti del ‘900 italiano: gli anni della formazione di Morandi, la conclusione dell’esperienza futurista di Boccioni, l’intensità emotiva di Carrà, la precisa attenzione per la costruzione delle nature morte in De Pisis, lo spazio volumetrico di Sironi, lo straordinario lavoro figurativo di Capogrossi, la ricerca di una drammatica verità di Pirandello.
Gli artisti italiani partono dal segno di Paul Cézanne, tradizionalmente definito “padre dell’arte moderna”, che penetra nel nostro paese dai primi anni del secolo scorso, sia nutrendo la creatività dei protagonisti, sia esercitando un’influenza a livello diffuso, attiva a lungo.