Una visita guidata insolita ad un piccolo museo nel cuore di Villa Borghese e soprattutto alla mostra di una pittrice contemporanea, romana d'adozione, dedicata a Roma nell’anno del Giubileo straordinario della Misericordia.
Mother Rome, titolo della mostra, è una riflessione sulla città eterna vista attraverso l’occhio ironico e divertito di Marta Czok, pittrice di origine polacca ma residente da una vita a Castel Gandolfo. Artista di fama internazionale (ha al suo attivo numerose mostre in spazi prestigiosi in Italia e all’estero, conquista il cuore della capitale con una mostra-ritratto della città che l’ha adottata, e ha perfino regalato una sua opera a Papa Giovanni Paolo II), in questa sua mostra Marta Czok affronta i contrasti interni della Caput Mundi: le rovine del glorioso passato e la frenesia della vita moderna. Temi molto frequenti negli artisti contemporanei, ma descritti da Marta Czok in chiave ironica, sarcastica, brillante.
La mostra diventa così un percorso lungo i secoli dell’arte, della storia, del costume, alla ricerca dell’essenza di Roma, “mangiata” da commensali senza morale (L’albero della vita, 2015) e la cui maestosità sembra irrimediabilmente tramontata (Roma kaput Mundi, 2015). Opera simbolo dell’esposizione è il totem "Roma" opera alta 2,40 metri, pensata specificatamente per il Museo Carlo Bilotti, rappresenta la Roma dei monumenti, sullo sfondo, ma anche quella delle palazzine, in primo piano. La Roma delle manifestazioni sindacali e quella del popolo dell’Angelus. La Roma dei turisti e quella dei nuovi vitelloni. E giù, giù nei sotterranei, quella delle vestigia archeologiche, quella di una maestosità romana che oggi sembra essere irrimediabilmente persa. Ma non c'è solo il passato: ci sono anche la politica, il potere e la Chiesa nella mostra Mother Rome.
Sullo sfondo, le pitture del Museo Carlo Bilotti, piccolo gioiello incastonato nel cuore di Villa Borghese e creato dalle donazioni del magnate italo americano. Il museo vanta numerosi quadri di De Chitico e molti altri artisti contemporanei da Warhol a Manzù. Ad esempio, tra i quadri di De Chirico sono presenti gli Archeologi Misteriosi ( 1926) e i Mobili nella Stanza ( 1927), ma anche l’Autoritratto con testa di Minerva, degli anni Cinquanta, Una visita davvero unica e imperdibile, per conoscere un'artista contemporanea, brillante e sagace, che rappresenta un unicum nel panorama pittorico contemporaneo.
La mostra, a cura di Diana Alessandrini, critico d’arte e giornalista, è un progetto di Feedya Art Foundation in collaborazione con La Volpe e l’Uva Sas. L’esposizione è promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, fino al 24 aprile 2016.