In epoca classica la vasta pianura del Campo Marzio costituiva parte della Regione IX (Circus Flaminius) ed era delimitata dal Tevere e dal lungo rettilineo dell’odierna via del Corso. Già in età repubblicana era destinata a cerimonie, riti, spettacoli e giochi, riunioni politiche o amministrative; tutte attività che comportavano un grande afflusso di popolo.
A partire dal II secolo a.C. l’area fu quindi oggetto di un’intensa urbanizzazione che vide impegnati, tra gli altri, Pompeo, Cesare (che pensò addirittura di deviare il corso del Tevere per guadagnare spazio edificabile), Augusto, Domiziano e gli imperatori Antonini.
Dopo la crisi successiva alla caduta dell’impero, l’evoluzione urbanistica del rione, che intanto avrà cambiato in parte i suoi confini, sarà abbastanza lenta e incentrata su pochi edifici: da un lato la chiesa di Santa Maria del Popolo, costruita da Pasquale II alla fine dell’XI secolo e collocata presso l’antica porta Flaminia, dall’altro il Mausoleo di Augusto, fortificato dai Colonna, e l’ospedale di San Giacomo degli Incurabili, fondato per opera del cardinal Pietro Colonna, membro della stessa famiglia.
Il cambiamento vero e proprio comincerà però soltanto nel Quattrocento e vedrà il suo apice nel secolo successivo, con la creazione del Tridente che darà una spinta decisiva alle nuove costruzioni.
La nostra visita sarà dedicata ad una parte di questo celebre trivio: partendo da Piazza del Popolo percorreremo infatti la zona attorno a via Ripetta, incontrando sulla nostra strada le grandi vestigia della Roma imperiale, come l’Ara Pacis e il mausoleo di Augusto. Attraversando infine via del Corso raggiungeremo via del Babuino e la suggestiva strada degli Artisti, via Margutta.