Un percorso affascinante che si snoda attraverso i secoli di Roma: luoghi che rievocano culti lontani come quello della dea egizia Iside. L'area occupata dal grande Iseo Campense edificato nel 43 a.C. in suo onore, Iside, che a Roma riscuoteva un tale grande consenso da provocare forti reazioni da parte delle istituzioni.
Seguendo la traccia degli obelischi egizi il percorso condurrà il visitatore verso la Roma Barocca, da Santa Maria sopra Minerva sino a Piazza Navona.
Difatti, se terremo presente la grande premessa storica della Roma Antica, ci immergeremo in particolari indizi disseminati tra queste vie e piazze come, esempio emblematico, il poter leggere: "Bevanda per gli assetati, cibo per coloro che meditano", frammento di una delle lapidi sotto l'obelisco che ospita la Fontana dei Quattro Fiumi di Bernini e tale frase è un buon indizio per comprendere la storia, il progetto, le motivazioni e le frequentazioni di questo artista.
Da queste prime considerazioni ci tufferemo in una intrigata – ed intrigante – storia fatta di motivazioni politiche (era finita da poco la Guerra dei Trent'anni), ipotesi di plagio (Borromini per primo aveva ipotizzato una fontana dedicata ai fiumi), uomini di fiducia papale che vigilavano costantemente sulle decisioni artistiche mentre il tutto era attraversato da strane e segrete ricerche sollecitate dai più alti vertici ecclesiastici intorno alla "scienza occulta" dei geroglifici egizi che troneggiavano sugli obelischi della Roma barocca.
In tutto questo scenario, l'intelligenza di Bernini riuscì a sfatare la polemica dell'horror vacui di alcuni suoi contemporanei come a dimostrare di saper esprimere nella scultura la corrente del neoplatonismo, l'affermazione di oggetti provenienti da culture extra europee, agganci alle Scritture e saper esprimere, quindi, la sua testimonianza collocata – ancora una volta e, forse, non a caso – fra i luoghi più esoterici ed affascinanti della Roma secentesca.
Il Pantheon è uno dei monumenti più famosi di Roma, ma è anche il vertice toccato dalle capacità tecniche ingegneristiche dell'architettura romana antica. Riedificato dall'imperatore Adriano a sostituzione del più antico di età augustea edificato da Agrippa, genero di Augusto, il Pantheon è un tempio dedicato a tutte le divinità. La sua architettura imponente e la sua planimetria ne fanno un edificio molto complesso nel suo significato. Non solo tempio ma immensa rappresentazione della sfera celeste. Il grande Oculus sulla sommità della cupola, del diamero di 9 metri, rappresenta il Sole. Il grande cornicione su cui si imposta la cupola rappresenterebbe l'equatore celeste. Lo stesso Pantheon ha una cubatura tale da poter contenere all'interno una sfera perfetta, infatti il diametro e l'altezza sono di eguale misura. Progettato affinchè durante gli equinozi, il Sole tagli il cornicione, come astronomicamente taglia l’equatore celeste in quei giorni. All'interno trovavano posto le sei divinità planetarie. L'edificio non fu orientato perfettamente ma con uno scarto di pochi gradi dal nord verso l'ovest: potrebbe avere diverse spiegazioni, da quelle religiose a quelle legate alle energie della terra.