L'attuale via Urbana ricalca perfettamente il percorso di un antico tracciato romano chiamato Vicus Patricius che dall'Esquilino scendeva dritto nel cuore della Suburra.
Il nome forse deriva dalla presenza di dimore patrizie ed infatti la antichissima chiesa di Santa Pudenziana sorge sui resti di una casa del II secolo d.C. al cui piano superiore nel sec. III d.C. fu costruita un'aula termale (le terme Novatianae o Timotinae) nella quale nel sec. IV d.C. si installò la basilica che ancora oggi si conserva perfettamente e mostra ancora in situ la bellissima decorazione absidale, tra i più antichi mosaici monumentali di epoca paleocristiana conservatisi. Affascinante la leggenda legata alle sorelle Pudenziana e Prassede figlie del senatore Pudente che avrebbero trasformato la domus paterna nel luogo di culto cristiano.
La visita riguarderà anche il piccolo oratorio collocato alle spalle dell'abside della basilica (costruito sull'antico deambulatorio delle Terme), che conserva un pregevole ciclo pittorico medioevale risalente al tempo di Gregorio VII (1073-1085).
La volta dell'oratorio è divisa in cinque campi: al centro l'Agnello, e intorno i simboli dei quattro Evangelisti. Sull'altare è rappresentata la Vergine con il Bambino, affiancata dalle sante Prassede e Pudenziana: Il ciclo continua narrando il Battesimo dei figli di Pudente amministrato direttamente da San Paolo.